La Cappella di San Francesco Saverio fu commissionata dai fratelli Orsetti e ultimata nel 1710. Dopo un periodo di abbandono nell’Ottocento, l’edificio riprese la sua funzione soltanto con i principi di Capua, divenendo poi luogo di sepoltura delle famiglie Borbone-Capua e Pecci-Blunt.
La facciata frontale presenta sopra il portone di ingresso il busto del santo patrono Francesco Saverio, protettore dei missionari. A caratterizzare l’interno della cappella è l’opera dello scultore carrarese Alessandro Lazzerini, la quale fu rifiutata dalla chiesa parrocchiale di Marlia date le sue eccessive dimensioni.
Il monumento sepolcrale
L’imponente monumento sepolcrale dedicato da Vittoria Augusta di Borbone ai genitori raffigura la madre Penelope che giace in compagnia della Carità e di un angioletto che tiene in mano una fiaccola spenta.
Completano il cenotafio la statua di Carlo Ferdinando in divisa da ammiraglio e le figure della Fede e della Speranza che inquadrano lo stemma borbonico.
Il dipinto sopra l’altare, invece, risale ai primi del Settecento e ritrae la Madonna con Bambino tra Santa Teresa d’Avila e San Francesco Saverio.
La cappella, interamente restaurata su commissione degli attuali proprietari Henric e Marina Grönberg, è stata aperta al pubblico per la prima volta nel 2020.