La Grotta di Pan di Villa Reale è il più antico ninfeo delle ville lucchesi. Fu realizzato tra il 1570 e il 1580 ed è dedicato a Pan, dio dei pastori, della campagna e delle selve, dalle sembianze per metà umane e metà animalesche.
La costruzione, che in origine apparteneva al giardino della Villa del Vescovo, è attribuibile a Bernardo Buontalenti o a un architetto sotto la sua influenza. Il piano superiore fu aggiunto durante la prima metà dell’Ottocento per volere di Carlo Ludovico di Borbone.
La struttura
Luogo di frescura e di grande suggestione, la grotta di Pan si presenta isolata e decorata con pietra liscia, tufo e ciottoli bianchi e neri.
Dall’ingresso con grandi arcate si accede a un ambiente imitante una grotta, illuminata solo da un oculo situato in cima alla volta. Le pareti sono ricoperte da depositi di calcare e decorate con bizzarri mascheroni e nicchie, all’interno delle quali sono poste la statua del dio Pan e quelle di figure marine antropomorfe.
Ancora oggi, quando vengono azionati, suscitano stupore i giochi d’acqua nascosti in vari punti sia all’interno che all’esterno della grotta.