Al via i lavori di restauro e valorizzazione del complesso della Villa Reale di Marlia affidati all’arch. Luca Borgogni, all’impresa edile Bruni Costruzioni e posti sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici di Lucca e Massa Carrara.
Le operazioni di ristrutturazione investiranno progressivamente i singoli edifici a partire dalla Villa Reale – già residenza di Elisa Bonaparte Baciocchi – per estendersi alla Palazzina dell’Orologio, storicamente destinata all’ospitalità. Gli interventi riguarderanno il ripristino dell’involucro murario e la riqualificazione di tutte le decorazioni interne ed esterne amalgamate nell’articolato quadro compositivo, al fine di restituire a questo luogo lo splendore di un tempo.
Per poter eseguire efficacemente gli interventi resi ormai indispensabili dal critico stato di conservazione dei manufatti, grande cura è posta, in primis, a indagini preliminari conoscitive aventi come focus un rilievo meticoloso dello status dell’intera struttura. Tale screening preliminare spazierà dalla totalità degli edifici ai singoli dettagli e, unitamente ad un’attenta e minuziosa ricerca storica, consentirà di analizzare in profondità le caratteristiche peculiari del genius loci ed inserirsi con grande delicatezza e cura, ma anche incisività, nel tessuto monumentale e paesaggistico della Villa.
Oltre alle operazioni di restauro delle architetture appena cominciate, durante questo anno, hanno preso il via anche numerosi lavori, ancora in corso, per il ripristino, la manutenzione e la conservazione delle forme e volumetrie architettoniche del verde coordinati dall’azienda Gruppo Giardini. Tra questi i più importanti sono: la potatura del Teatro di Verzura e gli interventi per rendere sempre più agibili i tanti percorsi panoramici (itinerario delle acque e itinerario delle architetture) che attraversano l’intera proprietà. Inoltre si sono attuate azioni volte non solo, a recuperare il sistema delle acque, ma anche a razionalizzare la risorsa idrica.
Gli obiettivi alla base degli interventi di riqualificazione del verde e di restauro degli edifici sono essenzialmente due. Il primo, volto a riportare l’intero complesso al ruolo di centro di fruizione culturale, è quello di ripristinare la piena funzionalità di palazzi e giardini mantenendo inalterata l’identità storica dei luoghi senza tralasciare, inoltre, un’attenzione specifica al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico in cui è inserito. Il secondo, è quello di generare input strategici per la produzione di nuova cultura e per la creazione di sinergie con il territorio, al fine di incrementare l’offerta turistica attraverso l’integrazione di diversi fattori d’attrazione: storia, ambiente, tradizioni culturali e architettura.
Nonostante le impalcature, disposte intorno alla Villa Reale e alla Palazzina dell’Orologio, si segnala che il Parco con i sui affascinanti giardini, ricchi di statue in marmo bianco e fontane zampillanti, continuerà ad essere aperto e fruibile a visitatori e turisti secondo gli orari di apertura.